Il Baby Nuoto o meglio ancora Acquaticità Neonatale è molto in voga per le mamme degli anni 2000. Ma non è una moda… è una magia!
Durante le lezioni, mamma, papà, bimbo prendono coscienza di se stessi e si crea un armonia nel corpo e nella mente che li accompagna anche fuori dalla piscina. I benefici sono sia fisici che psicologici.
Sappiamo che il neonato nasce immaturo a livello neuro-muscolare. Infatti il bambino ha a disposizione il suo primo anno di vita, a volte anche di più, per imparare a prendere un oggetto, a girarsi, a stare in piedi e infine a camminare.
Stare a pancia in su nella sdraietta è il massimo che possiamo offrirgli per i primi sei mesi di vita? Aspettando con ansia che lui o lei faccia la prima mossa?
No! Noi abbiamo il compito di stimolare il suo apparato neuro-psico-motorio.
La magia dell’acqua
Nell’utero materno, immerso nel liquido amniotico, il bambino cresce e si sviluppa senza ansie, paure e fobie.
E’ proprio la magia dell’acqua che viene creata nella piscina.
Nell’utero materno non ci sono ansie e paure: è la magia ricreata dall’acqua della piscina.
A 32° il bambino si sente rassicurato e abbracciato dalla sua mamma o il suo papà scopre se stesso. Aumenta l’autostima sia del genitore che del bebè; tutte le nuove sfide che gli vengono proposte sono assecondate dal “grande” che di base crede in lui e nelle sue capacità e gli viene insegnato e dimostrato che il “piccolo” può fare molto di più di quello che pensava. Così si cresce insieme e si crea un rapporto mamma-papà-figlio indissolubile, fatto di fiducia reciproca e armonia.
Si arriva magicamente al termine dei tre anni di vità del bebè che quest’ultimo si tuffa, va sott’acqua da solo, conosce tutte le posizioni di sicurezza in acqua, e se è in difficoltà sa tornare al bordo, da solo, ed uscire dalla piscina senza l’aiuto di un adulto.
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